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Controllo di gestione
Il controllo di gestione al tempo del Covid-19
7 Luglio 2021

Il controllo di gestione è un elemento indispensabile per comprendere l’andamento di un’azienda; esso permette di monitorare il raggiungimento degli obiettivi e attuare eventuali correzioni. Questa attività basata sulla pianificazione e progettazione, con la pandemia deve essere per forza di cose rivista. Ma cosa succede se la situazione esterna diventa pressoché impossibile da controllare?

La situazione che stiamo attraversando da più di un anno ha sottoposto i direttori finanziari a estrema incertezza e ha reso i modelli di analisi e valutazione di riferimento obsoleti e non efficaci. Tre elementi chiave segnano la strada maestra da seguire:

  • Il risk management
  • La flessibilità
  • L’innovazione digitale

Allo stato attuale, la valutazione dei rischi diventa il primo elemento da considerare in qualsiasi analisi per poter valutare la possibile variabilità degli scenari che possono presentarsi.

Certamente, l’impresa deve essere il più possibile pronta e predisposta al cambiamento per trovare soluzioni che permettano di affrontare l’incertezza non solo sopravvivendo, ma anche cercando di sviluppare un vantaggio competitivo.

È importante, però, che gli addetti al controllo di gestione affrontino gli attuali cambiamenti con una preparazione digitale maggiore e più adeguata, con strumenti e tecniche gestionali innovative.

Uno strumento che diventerà di fondamentale importanza per l’analisi della situazione aziendale è la Balanced Scorecard. 

Essa è un sistema di misurazione delle performance che parte dalla vision e dalla strategia aziendale, e che permette di individuare i più importanti aspetti del business, attribuendo importanza sia ai dati contabili sia a dati extra contabili che possono essere raggruppati in 4 grandi aree: finanza, processi, clienti e innovazione. La BS sarà estremamente utile per rispondere alle nuove linee guida emanate dall’EBA (European Bank Authority) a maggio 2020 per la valutazione del merito creditizio. Le linee guida entreranno in vigore da luglio 2021 e, sebbene non siano né obbligatorie né vincolanti, è bene che tutte le aziende le conoscano nel caso vogliano richiedere un finanziamento. L’EBA, infatti, con l’avvento della pandemia è stata indotta a emettere nuove regole per garantire la sostenibilità futura dei crediti bancari al fine di abbassare i rischi di default sui prestiti aziendali. Sinteticamente, gli istituti di credito, per valutare il credito meritizio, saranno invitati a chiedere all’azienda, tra le altre cose, il reddito e flusso di cassa, il modello di business e i piani aziendali supportati da proiezioni finanziarie. La valutazione dell’azienda, quindi, non verrà più fatta solo sulla base dei bilanci, ma anche sulla base di una serie di fattori non contabili e di previsioni future. Pertanto, sarà necessario un sistema adeguato di pianificazione.

In conclusione, la sfida più difficile per le imprese non sarà solo sulle competenze, ma anche di carattere culturale. L’innovazione digitale, unitamente al momento di crisi che si sta vivendo, impongono un ripensamento radicale del modo di stare sul mercato. Le aziende che non riusciranno a prevedere scenari diversi e ad adattarsi rapidamente all’evoluzione dei medesimi, subiranno perdite di competitività tali da mettere a rischio la continuità aziendale.