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Credito di imposta e fondo perduto per le strutture alberghiere
7 Dicembre 2021

L’articolo 1, D.L. 152/2021 (Decreto contenente le disposizioni per l’attuazione del PNNR) ha previsto il riconoscimento di un credito d’imposta e di un contributo a fondo perduto alle imprese alberghiere e del settore turistico per gli interventi di riqualificazione e digitalizzazione delle strutture.

Possono fruire delle agevolazioni in commento:
• le imprese alberghiere;
• le strutture che svolgono attività agrituristica;
• le strutture ricettive all’aria aperta;
• le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
• gli stabilimenti balneari;
• i complessi termali;
• i porti turistici; e
• i parchi tematici.

Per tali soggetti è previsto il riconoscimento di:
• un credito d’imposta nella misura dell’80% delle spese agevolabili sostenute dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024;
• un contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute, comunque non superiore al limite massimo di 100.000 euro.

Tali incentivi sono tra loro cumulabili, nel limite del costo sostenuto per gli interventi.
Gli interventi ammissibili alle agevolazioni devono essere realizzati tra il 7 novembre 2021 e il 31 dicembre 2024.
Il credito d’imposta spetta anche per interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi al 7 novembre 2021, a condizione che le spese siano sostenute a decorrere da quella data.

In dettaglio, sono ammissibili i seguenti interventi:
• incremento efficienza energetica e riqualificazione antisismica;
• eliminazione barriere architettoniche;
• opere edilizie (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione) funzionali alla realizzazione degli interventi indicati nei primi 2 punti;
• realizzazione di piscine termali e acquisizione attrezzature e apparecchiature per le attività termali;

• digitalizzazione (wi-fi, siti web responsive per il mobile, programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, spazi e pubblicità per promuovere e commercializzare servizi turistici su siti e piattaforme specializzate, consulenza per comunicazione e marketing digitale, strumenti per la promozione di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità.

Per poter accedere alle agevolazioni dovrà essere presentata un’apposita domanda secondo le modalità che verranno stabilite da apposito documento predisposto dal Ministero del turismo.

Gli incentivi saranno riconosciuti:
• in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande;
• nei limiti delle risorse disponibili.

Il credito d’imposta pari all’80% delle spese, non rileva ai fini Irap ed è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 senza applicazione di limiti, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello degli interventi.
È prevista la possibilità di cessione del credito, con le consuete regole (cessione totale o parziale, con eventuale ulteriore cessione a terzi).

Con riferimento al fondo perduto questo non può eccedere il 50% delle spese ammissibili, nella misura massima di 100.000 euro, elevabile:
• di ulteriori 30.000 euro per interventi di digitalizzazione e innovazione sul 15% dell’investimento,
• di ulteriori 20.000 euro per imprenditoria femminile oppure imprenditoria giovanile,
• di ulteriori 10.000 euro per le imprese del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Il contributo a fondo perduto è erogato in un’unica soluzione a fine lavori ma è possibile chiedere un anticipo fino al 30% presentando garanzia fideiussoria rilasciata da una banca, un’impresa assicurativa o un intermediario finanziario iscritto al relativo albo, oppure tramite cauzione.